Paul Poiret, ascesa e discesa di un visionario

Diciamo che il Grande Gatsby mi ha dato lo slancio, diciamo che casulamente, proprio in questo periodo in cui gli anni ’20 sono sotto i riflettori, mi è capitato in mano un libro dedicato alla sua opera nel mondo della moda, insomma diciamo che i segni ci sono tutti per parlare di Poiret!

Innanzi tutto devo mettervi a conoscenza del fatto che le informazioni sono state attinte dal libro “Poiret” di Francois Baudot, giornalista, scrittore e grande reporter per Elle Deco.
La collana, che comprende Chanel, Alaja, Christian Lacroix, Schiapparelli e Yohji Yamamoto, è edita da assouline.com, visitate questo sito perchè scoprirete una casa editrice dedicata totalemente a fashion ed arte con pubblicazioni veramente uniche e di grande valore, .
Paul Poiret è stato un uomo che ha vestito e svestito la generazione dell’avant-garde parigina confermando la sua posizione di grande rivoluzionario e innovativo couturier tanto che la sua reputazione è arrivata fino ai giorni nostri.

Poiret nacque l’8 aprile del 1879 in Les Halles a Parigi.
Fin da subito dimostrò doti di grande immaginazione accompagnata da una sorta di umiltà e curiosità che sicuramente lo contraddistinsero.
Non conseguendo il diploma di scuola superiore francese, il padre lo mandò a lavorare come fattorino presso una ditta di ombrelli.
Il destino volle che grazie ad una bambola regalatagli dalle sue sorelle, potesse sperimentare le sue doti di creatore di moda.
Questa bambola fu per lui uno sfogo per combattere la sua frustazione e per lei realizzò dei completi che già fecero intuire le grande capacità del futuro stilista.
Iniziò , durante l’adolescenza, a portare a Madeleine Cheruit i suoi primi bozzetti la quale iniziò ad acquistarli ed a realizzarli per il proprio negozio.
In seguito arrivò a vendere i suoi bozzetti alle più grandi case di moda di Parigi, compreso Jaques Doucet con il quale iniziò a lavorare nel 1896.

Nel 1903 aprì il suo primo negozio a Parigi.

Le sue attività per far conoscere le sue opere comprendevano grandi vetrine, sfilate itineranti per tutta Europa, pubblicazioni dei propri bozzetti.
La prima forma rudimentale di marketing.
Nel 1913 Paul Poiret vendette il proprio marchio in licenza negli Stati Uniti per la realizzazione di accessori moda.
I settori merceologici aumentarono comprendendo profumo, Le parfum de Rosine, arti decorative ed interior design.

Durante la Grande Guerra, Poiret dovette lasciare il proprio lavoro per dedicarsi alla realizzazione di uniformi militari.
Licenziato, nel 1919 dopo la fine della guerra, potè tornare al proprio lavoro, ma ormai molti stilisti si erano accaparrati buone fette di mercato ed i suoi abiti così sontuosi furono considerati fuori moda.

Morì nel 1944 in povertà e dimenticato da tutti.

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